Presidente
Guido Samarani
Relatori
Alessio Patalano
Francesco Montessoro
Simone Dossi
Discussant
Corrado Molteni
Abstract
In numerosi paesi asiatici le coordinate di fondo delle politiche di difesa e gli assetti organizzativi delle Forze armate sono stati oggetto di una significativa revisione nel corso degli ultimi venticinque anni. La fine della Guerra fredda ha profondamente mutato il contesto internazionale, con notevoli ricadute sugli equilibri interni alla regione. Contrariamente al contesto europeo, l’emergere di nuove sfide alla sicurezza nazionale non ha rimpiazzato minacce convenzionali retaggio del confronto bipolare. In alcuni casi, i cambiamenti sistemici sono stati affiancati da processi nazionali di democratizzazione che hanno fortemente ridotto i compiti di sicurezza interna delle forze armate.
L’obiettivo del panel è di esaminare come le politiche di difesa e gli assetti organizzativi delle Forze armate siano stati ripensati in tre paesi della regione: Giappone, Indonesia e Cina. In Giappone, minacce di carattere sistemico – dal programma missilistico e nucleare nordcoreano, all’emergere della Cina in quanto potenza marittima assertiva – hanno posto nuove sfide alla sicurezza nazionale, alimentando cambiamenti nelle politiche di difesa e nella configurazione militare. In Indonesia il processo di democratizzazione avviato alla fine degli anni Novanta ha cancellato il predominio politico delle Forze armate caratteristico della fase autoritaria, mentre l’emergere di nuove sfide esterne ne ha reso necessaria una rapida modernizzazione. In Cina, infine, la straordinaria crescita economica sperimentata sin dai primi anni Ottanta si è accompagnata a una graduale espansione degli interessi all’estero, tale da imporre una nuova riflessione sull’impiego della forza armata e il conseguente ripensamento di assetti organizzativi risalenti agli anni Cinquanta.
Nell’esaminare questi tre casi, il panel si propone di affrontare alcuni interrogativi comuni: quale sia il peso relativo di fattori interni e fattori internazionali nell’orientare le riforme; quale sia la natura del cambiamento da esse introdotto, se incrementale o radicale; se, infine, le riforme suggeriscano la convergenza verso analoghi modelli di difesa o al contrario la persistenza di modelli distinti e fra loro alternativi.
Potenza militare e statecraft: la trasformazione della diplomazia navale giapponese dalla fine della Guerra fredda
Alessio Patalano
La relazione propone una critica alla prospettiva prevalente nella letteratura sulla politica di difesa giapponese che spiega i cambiamenti dalla fine della Guerra fredda in rapporto all’acquisizione di nuove capacità militari. Attingendo a documenti e fonti primarie provenienti dal Ministero della Difesa e dalle forze di autodifesa, la relazione esamina il cambiamento nell’impiego delle capacità militari in supporto alle politiche estera e di sicurezza del governo giapponese. In particolare, la tesi che si intende avanzare è che il più significativo cambiamento intervenuto nella politica di difesa del Giappone dalla fine della Guerra fredda sia appunto la riscoperta dell’importanza del potere militare quale strumento di statecraft. Tale fenomeno verrà esplorato analizzando la diplomazia navale giapponese. La relazione dimostrerà come, in particolare nell’ultimo decennio, la diplomazia navale sia diventata uno strumento politico fondamentale per stabilire relazioni e sostenere l’agenda del paese in regioni che sono considerate vitali per la sua sicurezza nazionale. A questo fine, la relazione si concentrerà sul ruolo che la diplomazia navale sta giocando nella strategia giapponese di “committment by presence”, con l’obiettivo di consolidare le relazioni politiche e di sicurezza nel Sudest asiatico, in particolare con Australia, Filippine e Vietnam.
Riforme democratiche e ruolo delle Forze armate in Indonesia
Francesco Montessoro
In Indonesia la caduta del regime autoritario di Suharto nel 1998 ha dato luogo a un processo di transizione democratica che ha interessato il sistema politico, gli organi e le istituzioni dello Stato e le stesse Forze armate. Queste avevano avuto in passato un ruolo dominante, non solo nell’ambito della difesa nazionale e del controllo interno, ma anche in ciò che concerne le più generali istanze sociali, economiche e politiche. Al termine di questo processo le Forze armate indonesiane sembrano essersi ormai integrate a tutti gli effetti nel sistema democratico avendo rinunciato alle proprie prerogative e all’esercizio di una influenza diretta sulla società, accettando dunque il primato del potere civile nei confronti delle autorità militari. La relazione intende analizzare i termini specifici in cui questo percorso si è articolato negli ultimi anni, mettendo in luce i temi e le difficoltà della ridefinizione del ruolo dell’élite militare indonesiana.
La riforma militare in Cina: una prospettiva di lungo periodo
Simone Dossi
L’Esercito Popolare di Liberazione (EPL) è attualmente al centro di un imponente processo di riforma. Provvedimenti adottati dalla Commissione Militare Centrale a fine 2015 e inizio 2016 hanno profondamente ridisegnato la struttura delle forze, ponendo fine ad assetti organizzativi risalenti agli anni Cinquanta e ispirati al modello sovietico. Se la portata di tali provvedimenti non può essere certo sottovalutata, appare tuttavia impreciso il discorso prevalente fra gli osservatori internazionali, secondo cui le riforme starebbero oggi rivoluzionando un’organizzazione rimasta impermeabile a qualsiasi cambiamento per decenni. In realtà, sin dai primi anni Ottanta l’EPL è stato sottoposto a un continuo processo di riorganizzazione interna per effetto di un peculiare tipo di provvedimento: la smobilitazione. Imponenti piani di smobilitazione attuati fra il 1981 e il 2003 sono stati infatti impiegati non soltanto per ridurre il personale militare, ma anche per riequilibrare l’organizzazione interna dell’EPL. La relazione intende dunque affrontare il problema della riforma militare in Cina attraverso una prospettiva di lungo periodo, comparando le riforme odierne ai provvedimenti di smobilitazione degli anni Ottanta e Novanta. In particolare, ci si interrogherà sul ruolo che fattori internazionali e fattori interni hanno giocato nell’orientare la riforma in queste due diverse fasi e sulle implicazioni che ciò ha comportato per la direzione complessiva del processo di riforma.
Curriculum dei partecipanti
Guido Samarani
Alessio Patalano
Reader in East Asian Warfare& Security (equivalente a Professore Ordinario con responsabilità di Ricerca nel sistema anglosassone) presso il Department of War Studies, King’s College London, e Visiting Professor presso la scuola di Guerra della Marina giapponese, e la TempleUniversity Japan. È Direttore del Japan Programme a King’s College e i suoi interessi di ricerca vertono sulla storia e la strategia navale del Giappone, teoria e strategia marittima, e relazioni militari fra Cina e Giappone nel Mar cinese orientale e meridionale. La suapiùrecentemonografiasiintitolaPost-war Japan as a Seapower: Imperial Legacy, Wartime Experience, and the Making of a Navy (Bloomsbury, Londra, 2015).
Francesco Montessoro
Già Professore associato di Storia e istituzioni dell’Asia presso l’Università degli studi di Milano, si occupa di storia contemporanea dell’Asia orientale e sud-orientale nei secoli XIX e XX, con particolare riferimento alla Cina, all’area malese-indonesiana e al Vietnam. È autore di Vietnam, un secolo di storia (Franco Angeli, Milano 2000); Le guerre del Vietnam (Giunti, Firenze 2004); “The Rise of the IndonesianArmedForces”, in A. C. Lavagnino, C. Molteni, F. Montessoro (a cura di), Reflections on Asia (Franco Angeli, Milano 2003); Reform and Modernization of the IndonesianArmedForces, ISPI Analysis, 268, luglio 2014.
Simone Dossi
Assegnista di ricerca postdoc presso l’Università degli studi di Milano, dove insegna a contratto History and Politics of the Far East. I suoi interessi di ricerca sono incentrati sulle Forze armate cinesi e sulla loro dottrina militare, nonché sull’evoluzione delle relazioni fra civili e militari nella Repubblica Popolare Cinese. È autore di Rotte cinesi. Teatri marittimi e dottrina militare (Università Bocconi Editore, Milano 2014) e curatore de Il potere dei generali. Civili e militari nell’Asia orientale contemporanea (Carocci, Roma 2017).
Corrado Molteni